domenica 29 novembre 2015

UN MESSAGGERO SCRITTURALE

    Un attento studioso deve ammettere che noi sappiamo certamente chi fu il messaggero della prima chiesa. Fu Paolo. Egli fu un profeta che portò la Parola diretta DA Dio al popolo. Fu un apostolo poiché portò la Parola di Dio AL popolo. Questa fu la sua rivendicazione. Galati 1:12: "Perciocché ancora io non l'ho (la Parola) ricevuto nè imparato da alcun uomo; ma per la rivelazione di Gesù Cristo". Egli continuamente chiamò se stesso "apostolo" o "inviato". Adesso, fatta eccezione per il nostro studio della storia, noi troviamo scritturalmente impossibile definire chi furono effettivamente i messaggeri per le epoche della chiesa. Ma fermiamoci un minuto. C'è un passo oscuro in Rivelazione in cui abbiamo una diretta allusione al messaggero di Laodicea. Dio certamente ci ha lasciato conoscere quale fu il messaggero per la prima epoca della chiesa proprio come certamente Egli può e ci lascerà conoscere qual'è l'ultimo messaggero per l'ultima epoca. In Ia Corinzi 2:1-5, Paolo in piedi rivendicò attraverso un infallibile ministerio dello Spirito: "Ed io, fratelli, quando venni a voi, venni, non con eccellenza di parlare o di sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio. Perciocchè io non mi era proposto di sapere altro fra voi, se non Gesù Cristo, ed Esso crocifisso. Ed io sono stato appresso di voi con debolezza, e con timore, e gran tremore e la mia parola, e la mia predicazione non è stata con parole persuasive dell'umana sapienza; ma con dimostrazione di Spirito e di potenza acciocché la vostra fede non sia in sapienza d'uomini, ma in potenza di Dio". Così, nell'ultima epoca questo messaggero di cui Dio parla deve avere e avrà un rivendicato ministerio nella Parola e nella potenza come fece Paolo o noi non possiamo riconoscerlo.
     
     Questo MESSAGGERO è dichiarato in Rivelazione 10:7: "Ma, che al tempo del suono del settimo angelo, quando egli sonerebbe, si compirebbe il segreto di Dio, il quale Egli ha annunziato ai Suoi servitori i profeti". Questo verso si riferisce chiaramente NON ad un angelo celeste che suona una tromba, ma è il MESSAGGERO (un uomo) PER L'EPOCA DI LAODICEA IL QUALE CI PARLA DELLA PAROLA DI DIO. La prova di questo è ampiamente dichiarata in Rivelazione 9:13 e Rivelazione 11:15. QUI stanno i due celesti suonatori di tromba: "Poi il sesto angelo sonò; ed io udii una voce dalle quattro corna dell'altare d'oro che era davanti a Dio; la quale disse al sesto angelo che avea la tromba..."; "Poi il settimo angelo sonò, e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: il regno del mondo è venuto ad esser del Signor nostro...". Notate che, con la sesta tromba, le terribili calamità invadono la terra in giudizio. Notate nella settima tromba che Cristo è dichiarato come prendere il Suo legittimo regno. Ma, in Rivelazione 10:7, il messaggero lì sta ancora suonando, ed il suo suonare sta dichiarando i misteri di Dio alla chiesa. Notate, anche, che in Rivelazione 10:1-6, noi non abbiamo il Signore Gesù che prende un trono, ma Egli è rappresentato lì come stando sulla terra con il Suo capo in cielo. "Poi vidi un altro possente Angelo che scendeva dal cielo, intorniato d'una nuvola sopra il capo del Quale era l'arco celeste; e la Sua faccia era come il Sole, e i Suoi piedi come Colonne di Fuoco; e avea in mano un libretto aperto; ed Egli posò il Suo pié destro in sul mare, ed il sinistro in su la terra; e gridò con gran voce, nella maniera che rugge il leone; e quando ebbe gridato, i sette tuoni proferirono le loro voci. E quando i sette tuoni ebbero proferite le loro voci, io era presto per iscriverle, ma io udii una voce dal cielo, che mi disse: Suggella le cose che i sette tuoni hanno proferite, e non iscriverle. E l'Angelo il Quale io avea veduto stare in pié sul mare e in su la terra, levò la man destra al cielo". Questo è esattamente quello che Stefano disse in Atti 7:47-51: "Ma Salomone fu quello che Gli edificò una casa. Ma l'Altissimo non abita in templi fatti per opera di mani siccome dice il profeta: il cielo è il Mio trono e la terra lo scannello dei Miei piedi; quale casa Mi edifichereste voi? Dice il Signore; o quale sarebbe il luogo del Mio riposo? Non ha la Mia mano fatto tutte queste cose? Uomini di collo duro ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo, come fecero i padri vostri così fate ancora voi". Questo è un quadro di Gesù che ancora edifica la Sua chiesa sulla terra. Questo è quello che Stefano disse riferito a Gesù rappresentato stare sulla terra (scannello) con il Suo capo in cielo (trono). Il messaggio sta ancora uscendo. Sono gli ultimi giorni, comunque. Il tempo non sarà più a lungo ritardato. Ma, Egli sta ancora chiamando il Suo popolo a Se Stesso, ma non per molto. Si, questo ci dimostra molto chiaramente che quest'uno che noi chiamiamo il settimo angelo non è una creatura spirituale. Egli è un uomo. E' un MESSAGGERO, e poiché egli è l'ultimo messaggero, essendo il settimo, egli è il MESSAGGERO PER L'EPOCA LAODICEANA. SICURAMENTE NOI LO POSSIAMO RICONOSCERE E LO RICONOSCEREMO E GLI DAREMO ASCOLTO COSI' COME ATTENTAMENTE FECERO GLI EFESINI CON IL LORO MESSAGGERO, PAOLO.

  Adesso, dobbiamo iniziare la nostra ricerca per questo messaggero. C'è un solo modo per farlo. Dobbiamo studiare la Scrittura e vedere quello che la Parola esige da lui. Quando un tale uomo appare, perfettamente rivendicato dalla Parola, noi abbiamo il nostro messaggero. E' semplice. Eppure è spesso in semplicità che noi manchiamo, come fecero i giudei quando mancarono di riconoscere sia il messaggero (Giovanni) che Gesù il Cristo.

   Poiché la verità del messaggero della settima epoca, il quale riceve attenzione speciale, si trova in Rivelazione 10, noi studieremo quella parte come una delle chiavi per la sua identità. In accordo ai versetti 1-3, una parte del libro della Rivelazione non è scritta, poichè Giovanni ascoltò le voci ma gli fu proibito di scrivere quello che ascoltò. "Poi vidi un altro possente Angelo che scendeva dal cielo, intorniato da una nuvola sopra il capo del Quale era l'arco celeste; e la Sua faccia  come il sole e i Suoi piedi come Colonne di Fuoco; ed avea in mano un libretto aperto; ed Egli posò il Suo pié destro in sul mare, e il sinistro in su la terra; e gridò con gran voce, nella maniera che ruge il leone; e quando ebbe gridato, i sette tuoni proferirono le loro voci". Gli studiosi della profezia ammettono che lì deve venire e verrà un tempo in cui il contenuto di queste voci sarà rivelato. Attualmente, esse sono sigillate. Esse sono un mistero per noi. Ma è dichiarato in Rivelazione 10:7 che tutti i misteri saranno terminati alla fine della pienezza dei gentili. Questo è il nostro giorno. Perciò, sarà in quest'epoca che le voci dei tuoni devono essere ascoltate di nuovo e questa volta rivelate. MA POICHE' LA PAROLA DEL SIGNORE VIENE SOLAMENTE AL E ATTRAVERSO IL PROFETA, noi possiamo vedere una chiara verità in Rivelazione 10:7 in cui è detto: "Il quale Egli (Dio) ha annunciato ai Suoi servitori i PROFETI". Questo fa del messaggero per Laodicea un profeta, come anche Paolo fu un profeta. Quest'uomo sarà un profeta-messaggero allo scopo di ricevere la Parola di Dio non ancora rivelata e darLa a noi. Si sta per prendere un profeta per rivelare le parole scritte della rivelazione di Daniele. Quanto più si prenderà un profeta per ricevere le parole non scritte di Giovanni.

    Allo scopo di esaltare ulteriormente questo pensiero, affrontiamo questi versetti da un'altra via. Ritorniamo indietro sui versetti di Rivelazione 10:3-4: "E gridò con gran voce, nella maniera che rugge il leone; e quando ebbe gridato, i sette tuoni proferirono le loro voci. E quando i sette tuoni ebbero proferite le loro voci, io era presto per iscriverle, ma io udii una voce dal cielo che mi disse: Suggella le cose che i sette tuoni hanno proferite e non iscriverle". Adesso, qui sta un grande mistero. La rivelazione deve essere completa e ancora noi siamo tagliati fuori dal conoscere quello che fu detto. Noi sappiamo che, una volta o l'altra, dovremo ascoltarle. Quel tempo è nel tempo della fine. Adesso, noi ci domandiamo chi riceverà da Dio il mistero? Sarà il papa? Sarà il patriarca? Sarà il presidente del concilio mondiale delle chiese? Sarà il presidente di qualche denominazione?". La risposta è: NO! C'è sempre solo un modo attraverso il quale Dio può dare la Sua Parola poiché Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno. E' in Amos 3:7: "Perciocché il Signore Iddio non fa nulla che Egli non abbia rivelato il Suo segreto ai profeti, Suoi servitori". Questo è esattamente quello che Rivelazione 10:7 dice: "I Suoi servitori profeti". Così, questo messaggero dell'ultima epoca della chiesa sarà un profeta! Egli sarà un profeta-messaggero allo scopo di rivelare i misteri che ci sono stati nascosti.

     Ma aspettate un momento! Non dice in Rivelazione 22:18: "Se alcuno aggiunge a queste cose Iddio manderà sopra lui le piaghe scritte in questo libro"? Come allora può alcun uomo aggiungere a questo libro? Sicuramente, se egli ascolta e scrive le voci dei tuoni, egli starà aggiungendo a questo libro. NON COSI'. Poiché le voci dei tuoni sono sette e poiché NON SI PUO' AGGIUNGERE, è apparente che quello che i tuoni dicono, è GIA' contenuto nella Parola, ma sono rimasti come sette misteri per noi attraverso le epoche. ED è esattamente tutto ciò che significa. Non è così che un PROFETA rivela e RIFERISCE la Parola al popolo? Così, lì verrà un profeta-messaggero per rivelare e concludere i misteri della Parola. E poichè è la Parola che dà vita e potenza e discernimento, questa rivelazione finale porterà quelli che credono e ricevono ad essere pronti ad incontrare il Signore. Quale altra ragione potrebbe esserci? Dio è sempre utilitario nelle Sue opere.

     Adesso, dobbiamo convincerci di quelli che sono i contrassegni di un profeta. Dobbiamo anche determinare dalla Scrittura quale manifestazione specifica un profeta per l'epoca laodiceana sarebbe stato richiesto che abbia. Per chiarire l'ultima premessa, semplicemente ricordate che Mosè ebbe una manifestazione rivendicata diversa da quella che operò Elia. Entrambi furono profeti, ma in periodi di storia differenti; così, naturalmente, essi devono necessariamente avere un fenomeno che qualifica e differenzia.

     Esaminiamo i contrassegni di un profeta; questi sono dichiarati irrevocabilmente in Deuteronomio 13:1-5 e Deuteronomio 18:20-22: "Quando sorgerà in mezzo di te un profeta, o un sognatore di sogni, il quale ti darà alcun miracolo o prodigio, (e quel miracolo o prodigio che egli ti avrà detto, avverrà) dicendo: andiamo dietro a dii stranieri, i quali tu non hai conosciuti, e serviamo loro; non attendere alle parole di quel profeta, né a quel sognatore di sogni, perciocché il Signore Iddio vostro vi prova per conoscere se amate il Signore Iddio vostro con tutto il vostro cuore, e con tutta l'anima vostra. Andate dietro al Signore Iddio vostro e Lui temete, e osservate i Suoi comandamenti, e ubbidite alla Sua voce, e a Lui servite e a Lui vi attenete. E facciasi morire quel profeta, o quel sognatore di sogni; conciossiacché egli abbia parlato di rivolta contro al Signore Iddio vostro, che vi ha tratti fuori dal paese d'Egitto e vi ha riscossi della casa di servitù; per sospingervi fuor della via, nella quale il Signore Iddio vostro vi ha comandato che camminiate; e così togli via il male di mezzo di te"; "Ma altresì, se alcuno presuntuosamente imprende a dire a Mio Nome cosa alcuna che Io non abbia comandata di dire, ovvero parla a nome di dii stranieri, sia fatto morire. E se tu dici nel cuor tuo: come conosceremo la parola che il Signore non avrà detta? Quando il profeta avrà detta alcuna cosa a Nome del Signore, e quella cosa non sarà e non avverrà; quella cosa sarà quella che il Signore non avrà detta; quel profeta l'avrà pronunziata per presunzione; non temere di lui".

     E' evidente da questi versi che Dio ha posto uomini in questo mondo con l'abilità di prevedere il futuro o di rivelare le cose presenti nascoste. Adesso, è assolutamente impossibile per qualsiasi uomo conoscere il futuro con certezza a meno che egli non sta avendo a che fare con una potenza che può portare la predizione a compimento. Inoltre, nessun uomo può da se stesso compiere atti di potenza che si estendono oltre i limiti del regno delle possibilità umane, a meno che egli non sia in contatto con qualche forza che farà il miracolo per lui al suo comando. Ma questa abilità può essere comune a due gruppi di uomini: quelli che sono di Dio e quelli che sono di satana. Un buon esempio di questo si trova dove Mosè dimostrò una potenza soprannaturale tramite la fede in Dio; e i maghi d'Egitto imitarono i miracoli attraverso l'abilità satanica. Senza alcun dubbio, quel che noi potremmo dire è che Dio ha i Suoi profeti e satana ha i suoi. Ma, vi prego di notare attentamente i versetti presentati a voi da Deuteronomio capitoli 13 e 18. Il profeta che è di Dio condurrà e manterrà gli uomini fedelmente a Dio, attraverso la Parola di Dio; ma il falso profeta svierà gli uomini. Oggi, noi possiamo ancora applicare la stessa prova. Il vero profeta sarà un uomo della PAROLA e insisterà che ogni uomo faccia della Parola il criterio. Egli condurrà gli uomini a Cristo. La sua vita sarà esemplare in obbedienza alla Parola, e i suoi motivi puri. Egli non commercerà in miracoli predicendo per amore del bene materiale ma, ogni volta, orienterà uomini e donne a Cristo e ad una più grande profondità spirituale. Egli esalterà sempre il Signore Gesù; e quella vera dolce visione di Cristo che egli dichiara non sarà offuscata da nessuna azione del profeta. E' così, perché lo Spirito di profezia è veramente lo Spirito di Cristo. 

     Una buona illustrazione di quello che è dichiarato qui si vede nella vita di due uomini. Essi sono due profeti: Mosè e Balaam. Guardiamo l'interessamento di Mosè che è pronto a dare la sua vita e il suo tutto per amore della gloria di Dio e per l'eterno bene del popolo che egli conduce. Qui sta un uomo che protesta a gran voce contro il peccato, che intercede per l'umanità e che glorifica Dio. Qui sta uno che può dire: "Ho io mai preso qualcosa da voi? Vi ho io mai detto una menzogna? Quando ho profetizzato, ha mai mancato di venire ad accadere? Vi ho mai sviati o trattenuto qualcosa da voi che dovevate aver avuto? Non vi ho sempre condotti a Dio e pensato sempre per il vostro bene? Non sono io stato fedele sia a Dio che a voi?". Ma, Balaam non potè esprimersi così. Nella sua fretta di procurarsi denaro profetizzando, egli quasi si ruppe la sua gamba poichè l'asino si sfregò duramente contro un muro di pietra. In una cieca avidità, egli cercò di fare commercio di qualsiasi dono che possedeva. E quando non potè ottenere abbastanza potere o autorità per danneggiare Israele, egli ideò un piano per distruggerli. Questo piano era di portare Israele nella fornicazione con i moabiti a Ball-Peor. Questo era al cento per cento contrario alla Parola di Dio. Egli li allontanò DA Dio. Quest'uomo, Balaam, effettivamente non sapeva nemmeno cosa farsene della Parola di Dio, o di Dio, o del popolo di Dio. Egli era un egoista, un distruttore. Ma, un vero profeta, lungo tutta la Parola, è dichiarato come un servitore, un ricercatore del benessere degli altri uomini al di sopra del suo. Egli non cerca il favore dell'autorità, nè guarda dall'alto in basso l'umile. Egli proferisce ed opera la Parola di Dio. La sua devozione a Dio sta nella e per tutta la Parola, la quale egli dimostra personalmente attraverso il suo ministerio e la sua condotta.

     Da quello che adesso noi sappiamo, ci conviene schivare la potenza che viene da o attraverso la vita di uomini dal cuore falso e di false azioni. Schivare le parole di quelli che (benchè parlino sempre così altamente) girerebbero attorno alla Parola di Dio o sarebbero in qualche modo contrari alla Scrittura che Dio ci ha alitato per il benessere della nostra vita. Sarebbe bene ricordare che i due Simone sono ancora con noi oggi: Simon Pietro e Simon mago. C'è quello grande di Dio e l'altro grande che non ha né parte né sorte con Dio. Ci sono sempre due uomini o due gruppi che dimostrano potenza, ma uno ha una falsa origine di potenza. Lo spirito dell'anticristo è qui così come lo Spirito di Cristo. Lo spirito dell'anticristo nei profeti di satana è così vicino all'autentico e vero Spirito di Dio che solo il VERO ELETTO sfuggirà all'inganno. Matteo 24:22-24: "E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne scamperebbe; ma per gli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se alcuno vi dice: ecco il Cristo è qui, o là, non lo crediate. Perciocché falsi cristi e falsi profeti sorgeranno, e faranno gran segni e miracoli; talché sedurrebbero, se fosse possibile, anche gli eletti". Questi veri eletti prendono la Parola. Quando questi veri eletti vedono il profeta e le sue opere di potenza, e vedono che egli è in linea con la Parola e mai devia, essi capiscono che egli è di Dio, e lo ricevono. Tutto quel che il profeta dice e fa li conduce più vicino a Lui il Quale sta per venire tra breve. Essi non si aspettano nessun'altra rivendicazione. Questa è la rivendicazione.

     Adesso, esaminiamo quello che la Scrittura dichiara in merito al ministerio di questo profeta e messaggero per l'epoca laodiceana. Egli è ENTRAMBI profeta e messaggero. Realmente egli è il MESSAGGERO per l'EPOCA. Egli ha un MESSAGGIO. Ma potrebbe difficilmente venire sulla scena come un messaggero ed essere approvato come tale senza essere fondamentalmente un profeta con cui sta la Parola e la Potenza. L'ufficio di un profeta lo qualifica per essere chiamato il messaggero. Questo è come fu con Giovanni Battista. Gesù disse: "Ma pure, che andaste a vedere? Si, certo, vi dico è più che un profeta. Perciocché costui è quello di cui è scritto: ecco, Io mando il Mio ANGELO (nella traduzione letterale: MESSAGGERO - n.d.t.) davanti alla Mia faccia, il quale acconcerà il Mio cammino davanti a Me". Di questo messaggero che precede la prima venuta di Cristo fu profetizzato nella Bibbia, ma non chiamato per nome. Non pensate che il messaggero per l'epoca laodiceana che precederà la seconda venuta di Cristo (del quale se ne parla di più e il quale è un momento più grande della prima venuta di Cristo) non si troverà anche nella Parola, se solo noi abbiamo occhi per ricercare e vedere? Si, ed anche egli avrà l'ufficio di un profeta che rivendicherà la sua posizione quale MESSAGGERO per quest'epoca e che è esattamente quello che Rivelazione 10:7 dice: "Ma che al tempo del suono del settimo angelo (Messaggero - n.d.t.), quando egli sonerebbe, si compirebbe il segreto di Dio, il quale Egli ha annunziato ai Suoi servitori profeti". Nessun'altra epoca ha detto questo riguardo al suo messaggero. Non c'è un accenno in nessun'altra epoca, tranne la prima e l'ultima, che hanno un profeta-messaggero. Le altre cinque epoche ebbero dei messaggeri. Essi non furono profeti. Furono riformatori. Tutti ebbero messaggi. Tutti ebbero rivelata un pò di Luce. Nessuno di quei cinque ebbe un rivendicato: "Così parla il Signore". Ma Paolo lo fece. Adesso, in quest'ultimo giorno in cui il segreto di Dio si compirebbe, noi avremo un messaggero che è anche un profeta e il "Così parla il Signore" sarà nuovamente con noi come fu con l'apostolo Paolo. Questo profeta-messaggero deve essere tra di noi adesso, poiché Israele è ritornato alla sua terra natia. I tempi dei gentili sono tra breve terminati, così la pienezza deve essere quasi completata. Quindi, anche adesso c'è, in qualche luogo, questo potente profeta-messaggero per quest'epoca che muore.

     Ma, come lo riconosceremo? Potrebbe non essere la cosa più facile scoprirlo poiché siamo così complicati nei nostri pensieri e così radicati nelle nostre proprie idee riguardo a come egli verrebbe, e a quello che egli rassomiglierà e a quello che egli dirà e a come agirà. Ma, se noi considereremo giusto il messaggero della prima venuta, noi dovremmo trovare aiuto riguardo il messaggero della seconda venuta.

     Giovanni venne separato da ogni scuola di pensiero religioso. Egli non era un sacerdote, benché ne avesse dalla nascita il diritto di esserne uno. Non era un fariseo, nemmeno era un sadduceo. Non c'è nessuna testimonianza che egli appartenesse agli esseni. Egli non fu educato né con formalità né religiosamente da uomini. Egli era, comunque, ripieno dello Spirito Santo sin dal ventre di sua madre, e quello stesso Spirito che lo riempì lo istruì. I suoi propositi erano così diversi da quelli intorno a lui che egli era NON SOLO frainteso ma anche ripudiato in modo violento. Egli non fu veramente compreso dai suoi propri discepoli e molto meno compreso dai gruppi che vennero ad interrogarlo. La sua venuta, le sue opere, la sua predicazione: tutto causò più turbamento che evidente illuminazione. Egli sembrava più contro gli uomini che per gli uomini. In ogni regno, tranne che quello dello Spirito, egli era assolutamente un anticonformista. Egli era o ripudiato o tenuto in dubbio, tranne che dai veri eletti di quell'epoca. Dunque, non è più che possibile che il messaggero che precorre la seconda venuta di Cristo sarà senz'altro un tale uomo? Sicuramente dobbiamo credere alla storia della Bibbia quando mostra abbondantemente che ogni più grande profeta e messaggero di Dio fu sia frainteso che, alla fine, rigettato da tutti tranne che da una semplice minoranza in cui era lo stesso Spirito di Dio.

     Un reale studio delle condizioni spirituali dell'ultimo giorno o della chiesa laodiceana ci darà maggiore discernimento in merito a che tipo di persona sarà questo messaggero. In Rivelazione 3:14-22: "E all'angelo (messaggero - n.d.t.) della chiesa di Laodicea scrivi: queste cose dice l'Amen, il fedele testimonio e verace; il principio della creazione di Dio: Io conosco le tue opere che tu non sei né freddo né fervente; oh fossi tu pur freddo, o fervente! Così, perciocché tu sei tiepido e non sei né freddo né fervente, Io ti vomiterò fuori dalla Mia bocca; perciocché tu dici: io sono ricco, e sono arricchito e non ho bisogno di nulla; e non sai che tu sei quel calamitoso e miserabile e povero, e cieco e nudo. Io ti consiglio di comprare da Me dell'oro affinato col fuoco, acciocché tu arricchisca; e dei vestimenti bianchi; acciocché tu sii vestito, e non apparisca la vergogna della tua nudità; e di ungere con un collirio gli occhi tuoi; acciocché tu vegga. Io riprendo e castigo tutti quelli che Io amo; abbi dunque zelo e ravvediti. Ecco Io sto alla porta e picchio; se alcuno ode la Mia voce ed apre la porta Io entrerò a lui, e cenerò con lui ed egli Meco. A chi vince Io donerò di sedere Meco nel trono Mio; siccome Io ancora ho vinto, e Mi sono posto a sedere col padre Mio nel Suo trono. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese". In accordo con quello dichiarato qui, l'ultima chiesa dell'ultima epoca è la più deplorevole di tutte le epoche e culmina la sua vergogna e la sua confusione nella totale apostasia poiché Rivelazione 3:20 dice: "Ecco, Io sto alla porta e picchio; se alcuno ode la Mia Voce ed apre la porta, Io entrerò a lui". Questo non è nessun'altro che Cristo spinto fuori dalla Sua propria chiesa, ed Egli adesso è fuori che cerca di riconquistare l'accesso. Questa non è una interpretazione stiracchiata, ma la triste verità, poiché il versetto 22 dice: "Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice". Per tanto tempo, questo versetto 20 è stato così tanto usato in merito ai peccatori da operatori personali ben disposti ma che credono erroneamente che noi abbiamo mancato di vedere che lo Spirito di Dio sta predicendo l'esatta condizione della chiesa dell'epoca laodiceana. Alla fine, essa diventa priva di Cristo. 

    Adesso, non siate turbati. La ragione per la quale abbiamo mancato di vedere questa verità è a causa di un'altra incapacità nel nostro leggere la Parola di Dio, il modo in cui è scritta. Rileggiamo attentanente Rivelazione capitoli 2 e 3. Notiamo che in ogni singola epoca lo Spirito sta parlando a coloro i quali sono veri cristiani e a coloro i quali sono falsi o increduli. Da un lato, Egli inveisce contro il loro grave peccato e, da un altro, li elogia per la loro pietà, la loro fede, la loro sofferenza, il loro intendimento, ecc. Come si spiega questo? La risposta è semplice. Tutto Israele non è Israele. Poichè Israele significa: "Principe di Dio", ci furono moltitudini che ne portarono il nome come nei giorni di Elia, ma questo non li rese veramente Israele. Forse ci furono cinque milioni in quel giorno che erano israeliti secondo la carne, ma c'erano solo settemila veri israeliti che non avevano piegato il ginocchio a Baal. Oggi, noi abbiamo una situazione identica. Un pescatore va fuori per gettare una rete. Ogni specie viene dentro. Ci sono anguille, serpenti, tartarughe, granchi, aragoste, gamberetti, ragni d'acqua, rane, ecc. che entrano in quella rete: ma c'è anche del PESCE. Un pastore ha un gregge, sia di pecore che di capre. Un coltivatore ha un campo: esso contiene e grano e zizzania. Così, noi vediamo che tutti quelli che portano il nome "cristiano", (per camminare ripieni di Spirito), sebbene abbiano il diritto a esso a motivo del fatto che credono nella nascita verginale, nel sangue sparso, nel battesimo dello Spirito Santo, ecc., non sono veramente NATI DALLA PAROLA, non sono CRISTIANI RIPIENI DI SPIRITO. Oggi, abbiamo una seconda, terza, quarta, quinta, decima, ventesima e trentesima generazione di cristiani. Ma, Dio non ha nipoti, solo figlioli. Così, la chiesa oggi è veramente cristiana secondo la carne come lo era Israele nel passato, ma la chiesa che è il REALE CORPO DI CRISTO è solo una parte di quel vasto veicolo esteriore, ed è spirituale come lo erano i settemila nei giorni di Elia. Ma, come l'Israele secondo la carne pretese di essere il portavoce di Dio, e adorò Dio, e regolò la vita religiosa per il loro giorno, anche adesso l'attuale chiesa nominale pretende di parlare per Dio, adora Dio e regola l'adorazione come noi lo conosciamo oggi.

     Questa chiesa oggi è ricca. Essa ha grandi proprietà in beni immobili e scorte e obbligazioni. I suoi pastori hanno fondi di pensione di molteplici milioni. Essa è ricca in beni terreni, ma la povertà è intervenuta nello spirituale. Essa è così lontana da Dio spiritualmente che Dio la chiama misera, cieca e nuda ed essa neanche lo sa. Eppure, malgrado tutta la sua apostasia, essa dice di parlare per Dio. Dio dice: "Tu non puoi parlare per Me. Tu sei tiepida. Tu non prenderai una posizione veramente giusta anche se reclami di credere le maggiori verità della Parola. Così, tu non sarai più a lungo il Mio partavoce: Io ti vomiterò dalla bocca".

   Non solo questo è così, ma il movimento della religione organizzata che abbiamo oggi abbraccia tutto, tanto che Cristo è costretto a fermarsi fuori dalla chiesa, poiché la Luce e le tenebre non possono mescolarsi. I protestanti stanno per ritornare con i cattolici romani nel movimento ecumenico. Già il patriarca e il papa sono entrati in amicizia. L'America ha già avuto un presidente cattolico e nessun dubbio potrà più seguire. I capi di ogni gruppo hanno ripudiato la Parola e rizzato i loro propri credi e dogmi come sostituto, tanto che le persone non vivono più con la Parola di Dio. Eppure, malgrado tutti loro rinnegano la santa e infallibile Parola di Dio, queste stesse persone osano dire che parlano per Dio. Alcuni arrivano al punto di dire che sono i vicari di Cristo. Questo è veramente anticristo. Cristo deve necessariamente lasciare la chiesa al suo fallimento. Mentre Egli l'abbandona, Egli ha una parola per i Suoi: "Uscite da essa o popol Mio acciocché non siate partecipi dei suoi peccati"; "Perciò dipartitevi dal mezzo di loro, e separatevene, dice il Signore; e non toccate nulla di immondo, ed Io vi accoglierò". Rivelazione 18:4 e IIa Corinzi 6:17.

     Rigettare la Parola è rigettare Cristo. Quando Eva permise a satana di cambiare solo UNA parola dei comandamenti di Dio, ella aprì la porta a fiumi di peccato e di sofferenza che hanno perseguitato le vie dell'umanità per tutte queste migliaia di anni. Le ultimissime parole di Gesù alla chiesa ammoniscono: "Non togliere una parola - non aggiungere una parola - lasciaLa esattamente come Essa è, cammina con Questa". Ma, la chiesa non ha ascoltato. Essa ha cambiato la Parola di Dio per soddisfare se stessa. Perchè proprio adesso c'è una conclave di studiosi i quali vengono dai giudei, dai cattolici e dai protestanti, che sta riscrivendo la Bibbia per soddisfare tutti e tre i gruppi? Nessuna meraviglia che il dottor Billy Graham ha detto che se lo Spirito Santo abbandonasse la chiesa, essa ne sarebbe così all'oscuro che andrebbe avanti facendo il 90% di quello che sta attualmente facendo, e non Lo incontrerebbe. E questo è esattamente giusto. Poiché quando la Parola è rigettata, lo Spirito è rigettato, poiché la Parola e lo Spirito sono UNO. Voi non potete avere Dio separato dalla Sua Parola. E' impossibile. Adesso, dato che queste sono le vere condizioni della chiesa, che specie di uomo sarà il messaggero che viene per quest'epoca? Egli non sarà di NESSUN gruppo ORGANIZZATO. Questo sarebbe impossibile perché le organizzazioni alla fine verranno insieme, prive di Dio. Egli non sarà di nessuna cosiddetta RISPETTABILE fonte religiosa. Egli deve rimanere da solo e questo PER DIO e CON DIO. Il suo modo di vivere, il suo parlare e le sue attitudini, sia spirituali che materiali, saranno diverse dagli altri. Egli sembrerà essere lo stesso disadattato come lo fu Giovanni, e proprio come un polemico. Egli non sarà popolare. Infatti, qualsiasi popolarità otterrà nei primi giorni del suo ministerio, egli la perderà quando comincerà a parlare della Verità come gli viene data dall'alto. Ma, sarà un uomo di Dio e gli eletti lo riconosceranno come hanno sempre fatto attraverso le epoche. Il ministerio di quest'uomo aprirà più ampiamente gli occhi degli eletti, ma chiuderà e renderà ancor più ciechi gli occhi di quelli che si sono induriti. Questo è come fu nei giorni di Gesù.

     Quelli che avevano una parte di Luce e di rettitudine nei Suoi giorni erano i farisei. Ma, quando essi cominciarono a domandarsi e a dubitare e a rigettare, tutta la loro Luce si mutò in tenebre e furono completamente oscurati fino a che uccisero il loro vero Signore. Ma, al contrario, ci fu una donna samaritana di cattiva fama che Lo vide ad un pozzo. Nel suo peccato, ella credette in Lui e tutta la sua oscurità divenne pura Luce ed ella visse tramite la Sua grazia mentre i farisei morirono. Ascoltiamo, quindi, questo profeta-messaggero quando viene con la Parola e non chiudiamo gli orecchi, affinché la vostra Luce non diventi tenebre e lo Spirito di Dio non parli più a voi.

     Avendo visto questo abbastanza, andiamo oltre cercando quale versetto deve parlare circa questo messaggero. Poiché quest'uomo deve venire a noi nell'ultimo giorno proprio prima che Gesù ritorni, naturalmente esamineremo questo tempo alla luce del versetto che si riferisce alla Sua venuta, e vedremo se potremo trovare un chiarimento su questo messaggero. Gesù, Egli stesso, ci ha dato la chiave. Luca 17:26-30. Le caratteristiche di due periodi di tempo specifici riappariranno al tempo della fine. Quelle caratteristiche sono quelle dei giorni prima del diluvio e prima della caduta di Sodoma. "E come avvenne ai dì di Noè, così ancora avverrà ai dì del figliol dell'uomo. Gli uomini mangiavano, bevevano, sposavano mogli, e si maritavano, infino al giorno che Noè entrò nell'arca; e il diluvio venne, e li fece tutti perire. Parimenti ancora, come avvenne ai dì di Lot la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; ma, nel giorno che Lot uscì di Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo, e li fece tutti perire. Tale sarà il giorno, nel quale il figliolo dell'uomo apparirà". Mentre leggiamo queste parole, abbiamo bisogno di discernimento spirituale, poiché tutte queste parole ci dicono che il sistema del mondo sta diventando sempre peggiore fino a che sarà come al tempo di Noè e di Lot. Adesso, questo è vero. Ma, quale bene c'è nel conoscere quali siano le condizioni del mondo se non abbiamo qualcosa da Dio che ci aiuta in queste condizioni? Ora, mettiamola in questo modo: Qui c'è una rivelazione di quello che sta nel mondo - allora cosa sta con noi? Cosa è per noi? Cosa avvenne in quei giorni che ci parlano di quello che sta dalla nostra parte? Ci sono sempre due parti.

     Nei giorni di Noè, ci furono due gruppi. Ci furono i malvagi che perirono; ma ci furono anche i giusti che si salvarono. Nei giorni di Lot, ci furono tre gruppi: gli abitanti di Sodoma, Lot e la sua famiglia; Abramo e la sua famiglia. Ebbene, se i nostri giorni devono essere un esatto parallelo di quei giorni, noi dobbiamo cercare la parte benefica e spirituale che fu la loro e applicarla a noi stessi.

     Guardiamo ai giorni di Noè. Qui non solo sta un predicatore di rettitudine, ma un PROFETA, poiché la Parola di Dio venne a lui e tramite lui per quel giorno. Egli mise in guardia e predicò. Egli costruì l'arca. Questo fu in obbedienza all'intero consiglio di Dio e, in questo modo, egli e altri sette furono salvati. Lo Spirito di Cristo era in quest'uomo. Ma, ancora prima di Noè, ci fu un profeta chiamato ENOC. Giuda, parlando in merito ad Enoc, disse che nel disperato tempo prima del diluvio quest'uomo parlò della SECONDA VENUTA DI CRISTO. Immaginiamolo. La seconda venuta quando non c'era stata neanche una prima venuta. Qui, infatti, sta qualcosa che noi dobbiamo conoscere poiché stiamo aspettando la seconda venuta proprio adesso. Ritorniamo lì, dove per molti, molti anni, essi andarono contro Dio e la Sua Santa Parola, lì sorse un PROFETA. Lì, quando i figlioli di Dio ebbero contaminato loro stessi con le figliole degli uomini (quando la conoscenza era così grande e gli uomini così celebri: un periodo in cui essi erano ricchi e mancanti di niente, eppure spiritualmente erano miseri e ciechi come in questo giorno), si, in quei giorni venne un PROFETA. E poiché il nostro giorno deve calcare quel periodo, noi semplicemente non guarderemo e non vedremo l'aumento del peccato e la mancanza di spiritualità fra quelli che reclamano di essere cristiani, ma cominceremo a cercare quel profeta che DEVE venire. Mentre Enoc esplodeva contro al peccato e all'iniquità, egli predicava continuamente in merito alla seconda venuta di Cristo. La terra stava quasi per essere distrutta. Così sarà fra breve. Quell'epoca del diluvio, quindi, è un tipo di oggi in cui la venuta del Signore si avvicina. Nei giorni di Noè, i giusti furono salvati. Dio lo fece. I malvagi perirono. Tutto questo accadrà di nuovo. Ma, non dimentichiamo mai che come essi ebbero un messaggero che fu un profeta, anche noi stiamo per averne uno. 

     Prendiamo adesso i giorni di Lot in cui Sodoma fu distrutta. L'intera storia è in Genesi capitoli 18 e 19. Ancora noi non dobbiamo avere occhi per i malvagi. Dobbiamo vedere quale è il nostro dovuto e la nostra parte. Quando il nemico viene simile a un fiume, Dio innalza uno stendardo, Isaia 59:19: "Laonde il Nome del Signore sarà temuto dal ponente e la Sua gloria dal levante; perciocché il nemico verrà a guisa di fiume; ma lo Spirito del Signore leverà lo stendardo contro a lui". Bene, il nemico è venuto: allora, cerchiamo quello stendardo. Nei giorni di Lot in cui la coppa dell'iniquità era piena, Dio non dimenticò i Suoi eletti. Essi ebbero la Sua cura speciale. Quale fu quella cura? Dio stesso apparve ad Abrahamo. Lì, nel caldo del giorno mentre Abrahamo sedeva alla porta della sua tenda, egli vide tre uomini avvicinarsi. Egli corse e cadde ai piedi di UNO di loro ed esclamò: "MIO SIGNORE". A sera, mentre i due angeli (che anche apparvero come uomini) scendevano a Sodoma, Dio cominciò a parlare ad Abrahamo. Dio diede ad Abrahamo (UN PROFETA) la rivelazione della distruzione di Sodoma. In Genesi 18:17, Dio disse: "Celerò Io ad Abrahamo ciò ch'Io son per fare?". No, Egli non poteva farlo poichè Dio rivela ai Suoi Servitori i profeti, quello che Egli sta per fare. E mentre Egli sta rivelando ad Abrahamo circa la venuta della distruzione, Egli gli rivela la VENUTA DI UN FIGLIO il quale il FEDELE Abrahamo desiderava fortemente. Notiamo questo. Quì sta Dio che appare in carne umana, che rivela ad Abrahamo il tempo della venuta di quel figlio. Come Egli fa questo, Sara ride nel suo cuore. E Dio, con le Sue spalle alla tenda nella quale sta Sara, sa che ella ride nel suo cuore ed Egli parla ad alta voce rivelando i suoi veri pensieri, persino i pensieri del suo cuore. Dio, il GRANDE PROFETA IN PERSONA, legge il cuore di Sara. E questo è esattamente come dovrebbe essere. In Ebrei 4:12 leggiamo: "Perciocché la Parola di Dio è viva ed efficace, e vie più acuta che qualunque spada a due tagli; e giunge fino alla divisione dell'anima e dello Spirito, e delle giunture e delle midolle; ed è giudice dei pensieri e delle intenzioni del cuore". Questo è ciò che la Parola fa. Essa discerne i pensieri e le intenzioni del cuore. Ma, la Parola è Dio. Così, la Parola manifestata (Dio) nella presenza di Abrahamo discernette i pensieri e le intenzioni dei cuori di quelli presenti.

     Questa precisa azione che Dio fece fu la precisa azione che il FIGLIO (Dio) fece sulla terra. Fu questo segno che portò l'eletto ad accettarLo come il Messia. Giovanni 1:40-51: "Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due, che avevano udito quel ragionamento da Giovanni, e avevano seguitato Gesù. Costui trovò il primo il suo fratello Simone, e gli disse: Noi abbiamo trovato il Messia; il che, interpretato, vuol dire: il Cristo; e lo menò da Gesù. E Gesù, riguardatolo in faccia, disse: Tu sei Simone, figliol di Giona; tu sarai chiamato Cefa che vuol dire: Pietra. Il giorno seguente, Gesù volle andare in Galilea, e trovò Filippo, e gli disse: SeguitaMi. Or Filippo era da Betsaida, della città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele, e gli disse: Noi abbiamo trovato Colui, del Quale Mosé nella legge, ed i profeti, hanno scritto; che è Gesù, figliol di Giuseppe, che è da Nazareth. E Natanaele gli disse: Può egli esservi bene alcuno da Nazareth? Filippo gli disse: Vieni, e vedi. Gesù vide venire Natanaele a Sé e disse di lui: Ecco veramente un israelita nel quale non vi è frode alcuna. Natanaele Gli disse: Onde mi conosci? Gesù rispose e egli disse: Avanti che Filippo ti chiamasse, quando tu eri sotto il fico, Io ti vedea. Natanaele rispose e Gli disse: Maestro, Tu sei il Figliuol di Dio; Tu sei il Re d'Israele. Gesù rispose e gli disse: Perciocché Io ti ho detto ch'Io ti vedeva sotto il fico, tu credi; tu vedrai cose maggiori di queste. Poi gli disse: In verità, in verità, Io vi dico, che da ora innanzi voi vedrete il cielo aperto, e gli angeli di Dio salienti e discendenti sopra il Figliuol dell'Uomo".

     Vediamo da questi versi che questo segno (il leggere i cuori degli uomini) indusse Natanaele a reclamare immediatamente che quest'Uomo di Nazareth fosse l'autentico Figliuolo di Dio, il Re d'Israele. Anche la donna al pozzo ricevette Cristo come il Messia sulla stessa base. Giovanni 4:14-29: "Ma, chi berrà dell'acqua ch'Io gli darò non avrà giammai in eterno sete; anzi, l'acqua ch'Io gli darò diverrà in lui una fonte d'acqua saliente in vita eterna. La donna Gli disse: Signore, dammi codesta acqua, acciocché io non abbia più sete, e non venga più qua ad attingerne. Gesù le disse: Và, chiama il tuo marito e vieni qua. La donna rispose e Gli disse: Io non ho marito. Gesù le disse: Bene hai detto: Non ho marito. Perciocché tu hai avuti cinque mariti, e quello che tu hai ora non è tuo marito; questo hai tu detto con verità. La donna Gli disse: Signore, io veggo che Tu sei profeta. I nostri padri hanno adorato in questo monte; e voi dite che in Gerusalemme è il luogo ove conviene adorare. Gesù le disse: Donna, credimi che l'ora viene, che voi non adorerete il Padre né in questo monte, né in Gerusalemme. Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che noi conosciamo; conciossiacché la salute sia dalla parte dei giudei. Ma l'ora viene, e già al presente è, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perciocché anche il Padre domanda tali che l'adorino. Iddio è Spirito: perciò, convien che coloro che L'adorano L'adorino in spirito e verità. La donna Gli disse: Io so che il Messia, il Quale è chiamato Cristo, ha da venire; quando Esso sarà venuto, ci annunzierà ogni cosa. Gesù le disse: Io, che ti parlo, son desso. E in su quello, i Suoi discepoli vennero e si meravigliarono ch'Egli parlasse con una donna; ma pur niuno disse: Che domandi? o: Che ragioni con lei? La donna adunque, lasciata la sua secchia, se ne andò alla città e disse alla gente: Venite, vedete, un uomo che mi ha detto tutto ciò ch'io ho fatto; non è Costui il Cristo?". Ella riconobbe che Egli doveva essere un profeta. Ella sapeva che quando il Messia sarebbe venuto, Egli avrebbe fatto questo. Questo sarebbe stato il SEGNO del Messia. Questa sarebbe stata la Sua rivendicazione. Adesso, quello che Dio fece come Figliuolo fu esattamente quello che Egli fece come Padre. Questo è vero. Leggiamo in Giovanni 8:56: "Abrahamo, vostro padre, giubilando, desiderò di vedere il Mio giorno, e lo vide, e se ne rallegrò". Gesù stava parlando riguardo Sé stesso a quel tempo. Egli disse che Abrahamo effettivamente vide il Suo giorno: il giorno in cui Egli stava, proprio in quel tempo.

     Questo è ciò che Egli volle dire attraverso quella affermazione. Due volte, nel Vecchio Testamento, Dio apparve ad Abrahamo in forma umana. La prima volta fu quando Egli apparve dopo la battaglia dei re, e fu chiamato il Re di Salem. Poi, più tardi, Egli apparve alla tenda di Abrahamo, immediatamente prima della distruzione di Sodoma. In primo luogo, la Sua apparizione Lo rappresentò come il Supremo Sacerdote, il cui ufficio Egli assunse dopo la Sua resurrezione. Ma, alla tenda, Egli rappresentò il Suo ministerio come il PROFETA, quell'ufficio che Egli avrebbe assunto durante i giorni della Sua carne. Deuteronomio 18:15-19: "Il Signore Iddio tuo ti susciterà un Profeta come Me, del mezzo di te, dei tuoi fratelli; esso ascoltate; secondo tutto ciò che tu chiedesti dal Signore Iddio tuo in Horeb, nel giorno della raunanza, dicendo: Che io non oda più la Voce del Signore Iddio mio, e non vegga più questo gran Fuoco, ch'io non muoia. Onde il Signore mi disse: Bene hanno parlato in ciò che hanno detto. Io susciterò loro un Profeta come te, del mezzo dei lor fratelli, e metterò le Mie parole nella sua bocca, ed egli dirà loro tutto quello che Io gli avrò comandato. Ed avverrà che, se alcuno non ascolta le Mie parola ch'egli dirà a Mio Nome, io gliene ridomanderò conto". E quello che Egli fu alla tenda, Egli lo fu sulla terra e così è Egli proprio adesso. Questo segno non cambia. Solo che adesso sarà la Spirito nel Profeta che riporta quello stesso segno alla terra. Deve essere attraverso la via del profeta, poiché Israele gridò a Dio: "Non lasciarci udire la Tua Voce ad alta voce o vedere il Fuoco visibilmente, ma parlaci attraverso un uomo, proprio Mosé". Dio ascoltò e ha, sin da allora, parlato solo per e attraverso il profeta. Se noi siamo nel giorno che ESATTAMENTE è in parallelo con i giorni di Lot e della distruzione di Sodoma, quel profeta-messaggero dell'ultimo giorno deve produrre quel segno.

    Adesso, mentre stiamo dimorando su questo, amici cristiani, eletti di Dio, ricordatevi che Abrahamo non era mescolato laggiù in Sodoma. Gli eletti di Dio sono un popolo separato ("Venite fuori da essa o popol Mio"). Essi non sono del mondo. Lot era laggiù, d'altra parte egli non era eletto. Dio non lo aveva chiamato e non lo aveva separato. Egli venne solo su invito di Abrahamo. Era un brav'uomo, senza dubbio, ma Dio non Gli apparve. Ma, gli angeli vennero con un messaggio per lui per farlo uscire. Lot non era veramente separato e nemmeno lo erano i suoi figliuoli. Essi sono i cristiani nominali che vanno attraverso la tribolazione. Naturalmente, i sodomiti sono i malvagi ed essi sono distrutti come dice Malachia: essi si sono inceneriti. Ma, quanto meraviglioso è sapere che proprio adesso Dio Si sta occupando dei Suoi eletti come lo fece con Abrahamo che è il nostro padre nella fede. Veramente la progenie di Abramo sarà benedetta con Abramo e visitata da Dio tramite lo Spirito.

     Poiché è assolutamente impossibile occuparsi di un profeta riguardo alla seconda venuta di Cristo senza aver considerato Elia, noi lo faremo adesso. Matteo 17:10-13: "E i Suoi discepoli lo domandarono, dicendo: Come adunque dicono gli scribi che conviene che prima venga Elia? E Gesù, rispondendo, disse loro: Elia veramente deve prima venire, e ristabilire ogni cosa. Ma Io vi dico, che Elia è già venuto, ed essi non l'hanno riconosciuto, anzi han fatto inverso lui ciò che han voluto; così ancora il Figliuol dell'Uomo sofferirà da loro. Allora i discepoli intesero ch'Egli avea loro detto ciò di Giovanni Battista". Si noterà qui immediatamente che il profeta Elia deve certamente ritornare a questa terra. Ma, si nota anche immediatamente che Gesù chiamò Elia a Giovanni Battista. Giovanni non era la reincarnazione di Elia. Egli era Giovanni con su di lui lo stesso Spirito che era su Elia. Questo è lo stesso caso come si vede quando Eliseo pregò per una doppia porzione dello Spirito che era su Elia ed egli ricevette quella doppia porzione dello stesso Spirito. Questo non portò Eliseo ad essere Elia. Semplicemente gli diede il ministerio attraverso lo stesso Spirito. Adesso, seguiamo questo nel nostro tempo. Non avremo anche noi un profeta su cui discende questo stesso ministerio, tramite lo Spirito Santo? Un tale verrà alla fine di quest'epoca della chiesa? Guardiamo a Malachia 4:5-6: "Ecco, Io vi mando il profeta Elia, avanti che venga quel grande e spaventevole giorno del Signore. Ed egli convertirà il cuore dei padri ai figliuoli, e il cuore dei figliuoli ai loro padri; che talora Io non venga e non percuota la terra di sterminio a modo d'interdetto".

    Qui sta uno dei più particolari versetti che, nel suo raggio d'azione, racchiude due avvenimenti largamente separati che trattano di una persona. La persona coinvolta è Elia. I due avvenimenti sono la sua manifestazione prima di entrambe le due venute di Gesù Cristo. Adesso, naturalmente, questo non è Elia veramente, ma solo il "ministerio di Elia", poiché non c'è alcuna reincarnazione nella Bibbia. Infatti, la Parola spiega questi due avvenimenti. Malachia 4:6: "Ed egli convertirà il cuore dei padri ai loro figliuoli" è un riferimento a Giovanni Battista come dichiarato in Luca 1:17: "E andrà innanzi a Lui, nello spirito e virtù di Elia, per convertire i cuori dei padri ai figliuoli, e i ribelli alla prudenza dei giusti; per apparecchiare al Signore un popolo ben composto (nella traduzione letterale: preparato - n.d.t.)". Questo su cui lo Spirito Santo viene in tale modo da designare un ministerio di Elia è lo stesso di Malachia 3:1: "Ecco, Io mando il Mio angelo (nella traduzione letterale: messaggero - n.d.t.) ed egli acconcerà la via davanti a Me", e di Matteo 11:7-10: "Ora, come essi se ne andavano, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento? Ma pure, che andaste a vedere? Un uomo vestito di vestimenti morbidi? Ecco, coloro che portano i vestimenti morbidi sono nelle case dei re. Ma pure, che andaste a vedere? Un profeta? Si certo, vi dico, è più che un profeta. Perciocché costui è quello di cui è scritto: Ecco, Io mando il Mio angelo (messaggero) davanti alla Tua faccia, il quale acconcerà il Tuo cammino dinanzi a Te". Adesso, come è stato indicato in Malachia 4:6, solo la prima parte di questo versetto si riferisce a Giovanni Battista sul quale il ministerio di Elia era caduto. L'ultima parte, ovviamente, appartiene a un altro messaggero con lo stesso ministerio che, in un certo momento, convertirà i cuori dei figlioli ai padri. Essi non saranno la stessa persona. Saranno uomini diversi, epoche a parte. Veramente, se questo profeta appare oggi, egli sarà l'Elia per il nostro giorno, che vive duemila anni dopo Giovanni.

Adesso, per comprendere il significato incluso in Malachia 4:6, studiamo attentamente il pensiero: "Egli convertirà i cuori dei padri ai figlioli". Convertendo i cuori dei padri ai figlioli come spiegato dall'angelo, è alla fine che "delle persone ben composte (traduzione letterale: preparate - n.d.t.), sono apparecchiate per il Signore. In Romani 9:23, noi apprendiamo: "Acciocché ancora facesse conoscere le ricchezze della Sua gloria sopra i vasi della misericordia, i quali Egli ha innanzi preparati a gloria". Questi vasi della misericordia sono i FIGLIUOLI ELETTI DI DIO. ESSI SONO I PREPARATI. E, questo ministerio di Giovanni aveva a che fare con i PADRI di questi eletti. Qualcosa doveva essere fatto per convertire i cuori dei padri a loro. Sarebbe avvenuto attraverso il ministerio di Giovanni. E avvenne attraverso quel ministerio. Poiché quando Giovanni apparve, i padri non stavano prendendo la Parola di Dio, ma la loro. Essi stavano peccando e la chiamavano giustizia. Essi avevano abbandonato la Parola di Dio. Giovanni venne tuonando sulla scena. Dal deserto, egli venne vestito di pelli, e rude e grossolano era il suo esteriore. Audaci e taglienti erano i suoi modi. Egli attaccò con la Parola di Dio e lo Spirito di Dio. Ed Essi, essendo più forti delle porte dell'inferno, incisero i cuori degli uomini e portarono molti al battesimo del pentimento e alla fede che il MESSIA stava quasi per apparire. Questo ministerio dello Spirito che Giovanni cominciò fu assorbito da Gesù, poiché Giovanni doveva diminuire mentre Gesù aumentava. Essendo i cuori dei padri convertiti alla Parola (scritta), non fu un passo così grande adesso convertirli alla PAROLA (manifestata). Questi discepoli, più tardi, diventarono gli apostoli; ed essi, girando, diventarono i padri della chiesa, poiché la chiesa gentile è edificata sul fondamento degli apostoli e dei profeti. Efesini 2:19-20: "Voi dunque non siete più forestieri, né avveniticci; ma concittadini dei santi, e domestici di Dio, essendo edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti". Ma, il cuore giudeo è fondamentalmente contro il gentile. Per conto loro, essi non avrebbero mai ricevuto i gentili. Ma, questo grande cambiamento, operato dal ministerio di Giovanni nel convertire i cuori alla Parola, conseguentemente condusse gli apostoli a convertire i figlioli di Dio, benché essi fossero gentili. Atti 15:14-18: "Simone ha narrato come Iddio ha primieramente visitato i gentili, per di quelli prendere un popolo nel Suo Nome. E a questo si accordano le parole dei profeti , siccome egli è scritto: dopo queste cose Io edificherò di nuovo il tabernacolo di Davide, che è caduto; e ristorerò le sue ruine, e lo ridrizzerò; acciocché il rimanente degli uomini, e tutte le genti, che si chiamano del Mio Nome ricerchino il Signore, dice il Signore, che fa tutte queste cose. A Dio son note ab eterno tutte le opere Sue". Giovanni aveva quindi presentato la Parola poiché i padri ricevettero la piena rivelazione sui figlioli gentili e i loro cuori si convertirono a loro. Ma sin da quando "i padri si sono addormentati", la chiesa è andata alla deriva. Ancora una volta, la Parola è stata abbandonata e gli uomini hanno accettato la tradizione al Suo posto. Adesso, deve venire e verrà un uomo, un profeta su cui quello stesso Spirito (che era su Elia, su Eliseo, su Giovanni) deve cadere e cadrà. Egli porterà la Parola. Egli convertirà il cuore dei figlioli indietro ai padri, indietro alla vera Parola, indietro alla Parola originariamente predicata, indietro ai segni che seguono la Parola. Egli precorrerà la seconda venuta di Cristo in cui Gesù viene per portare via la Sua sposa.

     Si, un profeta-messaggero verrà per portare la sposa indietro alla Parola e alle opere potenti che seguono i credenti. In accordo a quel settimo versetto di Rivelazione 10, egli avrà un messaggio. Egli parlerà molto. In questo messaggio, che precorre la seconda venuta, gli sarà data da Dio la potenza di rivelare i misteri che sono stati nascosti. Questo può suonare come un compito difficile. E' vero, ma tuttavia deve venire ad accadere. Il motivo per il quale deve essere così è tanto basilare da non necessitare di nessuna spiegazione. Eppure sarà spiegato. Il primo messaggero, Paolo, ebbe i "Così parla il Signore", secondo le Scritture. Sin da allora, noi abbiamo avuto nient'altro che divisione sulla loro interpretazione.

     Infatti, l'epoca presente fa ricordare il giorno in cui Gesù disse che le tradizioni degli uomini rendevano la Parola di Dio di nessuna efficacia.

    Le denominazioni hanno costantemente distorto la Parola per soddisfare le loro proprie cause e desideri e, quindi, molto del vero significato della Parola è stato perduto.

     Nel giorno di Paolo, egli diede la pienezza del significato. Ma, è stato perduto poiché menti carnali hanno tentato di spiegarlo. Ogni gruppo che si è separato sulla interpretazione reclama di essere giusto e di essere guidato dallo Spirito Santo. Alcuni o tutti devono essere nell'errore, poiché lo Spirito Santo non può rimanere e causare divisione, né sta Egli in due menti. Così, è imperativo che noi abbiamo un profeta oggi con il "Così dice il Signore", il quale porterà il cuore dei figlioli all'esatta verità dei padri. Esso dimorava in quella PAROLA originale che portò la potenza. Noi dobbiamo ritornare al VERO significato e poi DIMORARE in esso e, quando la sposa diventa una SPOSA PAROLA, essa manifesterà le opere esattamente come fece Cristo. Quanto aspettiamo quel profeta-messaggero che viene e porta il messaggio secondo la Parola che Gesù può veramente essere manifestato tra di noi ancora una volta tramite lo Spirito.

   Questo messaggero per l'epoca laodiceana avrà un peso tremendo posto su di lui. Esso sarà con lui come lo fu con gli altri profeti, specialmente Mosè. Le persone erano oppresse sotto faraone. Affinchè Mosè venisse e dichiarasse se stesso profeta di Dio e degno di attenzione e obbedienza alla Parola di Dio nella sua bocca, egli dovette necessariamente guadagnare la loro attenzione attraverso qualche rivendicazione di Dio che avrebbe resistito ad ogni disputa.

     Questo può essere facilmente compreso. Gli ebrei non avevano avuto un profeta per circa quattrocento anni. Tale periodo di tempo vide parecchie generazioni senza la dinamica verità di Dio in mezzo a loro e una conseguente ignoranza della via di Dio. Mosè necessitò di una rivendicazione soprannaturale del suo ministerio per afferrare la loro attenzione e conquistare i loro cuori. Questa è la stessa situazione nella quale sia Giovanni che Gesù vennero. Israele stette senza un profeta per altri quattrocento anni con il conseguente deterioramento della verità in umana tradizione. Quanto difficile fu convertire Israele alla Verità attraverso un profeta. Così, quando Dio inviò Mosè, Egli lo inviò con due segni. Se il popolo avesse rifiutato il primo segno (la verga tramutata in serpente), essi avrebbero ascoltato la Voce del secondo segno (la mano posta nel petto, diventava lebbrosa e poi netta). Esodo 4:8: "E verrà ad accadere che se essi non crederanno a te, né ascolteranno alla Voce del primo segno, essi crederanno alla Voce del secondo segno" (traduzione letterale - n.d.t.). Dio disse che i segni erano Voci. Ogni volta che il segno apparve nel ministerio di Mosè era la Voce di Dio che parlava... Naturalmente, esso avrebbe fatto due cose. Avrebbe spronato l'uno a venire e indurito l'altro sempre più. Questo è ciò che il segno fece. Questo è quello che la Voce di Dio fa. Esso attirò alcuni ed essi vennero più vicini al segno come fece Mosè stesso quando il cespuglio arse; ma, da un'altra parte, quella Voce, nel chiamare, indurerà il cuore sempre più poiché esso rigetta Dio. Accadde così a faraone. Accadde così ai farisei. Ma, Mosè non fu scoraggiato. Egli continuò. Egli sapeva che Dio era con lui nella sua chiamata, poiché la Voce a cui egli stava obbedendo era una Voce scritturale. Un vero profeta come Mosè sarà sempre uno con la Parola. La Voce che chiamò a gran voce dal cespuglio parlò la Parola di Dio come era stata data a quel grande profeta, Abrahamo. Essa disse: "Io mi ricordo della Mia promessa al Mio popolo". Così, Mosè ascoltò e obbedì e, facendo così, portò la promessa di Dio per il popolo di quella generazione.

     Allora, quando Dio parlò attraverso quel segno, lì fu lasciata solo una via. Israele dovette lasciare l'Egitto: l'Esodo dovette venire. Ci sarà un segno rivendicativo finale e anche il nostro giorno terminerà: il rapimento deve venire. Come Giovanni Battista gridò: "Vedete l'Agnello di Dio", senza dubbio questo messaggero per l'ultima epoca griderà: "Vedete lo Sposo venire". Come l'apostolo Paolo dichiarò i misteri di Dio che produssero una tale fede dinamica nella prima chiesa, anche così adesso, quando quell'ultimo profeta rivela quello che Paolo veramente insegnò, quella STESSA PAROLA che portò quella FEDE della prima chiesa la quale è basata saldamente sulla Parola, egli riporterà quella fede e che sarà la fede del rapimento, per incontrare il Signore nell'aria ed essere per sempre con Lui.

     Noi abbiamo, quindi, una più interessante premessa. Un tale profeta, come noi abbiamo dichiarato dalla Parola, deve apparire sulla scena. Che questo è l'ultimo giorno, noi non ne abbiamo dubbio, ma possiamo avere un dubbio in merito a chi è quel profeta. Chi è? Dov'è? Chi è quell'uomo così rivendicato da Dio con visioni e segni e prodigi? Chi è quell'uomo che mai finora ha avuto una rivelazione mancata? Chi è colui il quale conduce gli uomini a Dio tramite la Parola e mai abbandona la Sacra Scrittura? Un tale uomo noi aspettiamo. Un tale uomo anche adesso deve essere in mezzo a noi: un profeta di imperante veridicità!